Il professore Enrico Carmina ha una grande esperienza nella diagnosi e nella terapia delle malattie tiroidee. In particolare si è occupato della terapia delle malattie tiroidee durante la gravidanza e in corso di terapie per la sterilità.
La diagnosi e la terapia delle malattie tiroidee sembra relativamente semplice: dosaggio di FT3, FT4 e TSH ed eventualmente anticorpi ed ecografia tiroidea seguita sempre da terapia con l-tiroxina in caso di ipotiroidismo o noduli e da tapazole in caso di ipertiroidismo.
In realtà, la diagnosi delle malattie tiroidee è spesso complessa e richiede esami particolari. Gli ipotiroidismi possono essere dovuti a cause molteplici o essere transitori mentre gli ipertiroidismi possono essere dovuti non solo al classico morbo di Basedow ma anche a farmaci, tiroiditi e aree tiroidee iperfunzionanti. Una regola essenziale è non dare per scontata la diagnosi ma fare estrema attenzione al racconto del paziente e richiedere gli ulteriori esami che dovessero essere necessari.
Anche la terapia deve seguire regole scientifiche, stabilendo anzitutto quando è necessaria, il dosaggio dei farmaci e la durata della terapia.
I noduli tiroidei possono a volte proporre scelte difficili, consigliare l’intervento chirurgico o la semplice osservazione. Quali sono i criteri che guidano tali decisioni?
La scelta della terapia si basa generalmente sull’ecografia tiroidea e sulla citologia mediante agoaspirato. Tuttavia, anche questi esami richiedono una corretta interpretazione. Per l’ecografia alcuni criteri tradizionali come la vascolarizzazione o l’ecogenicità sono stati in gran parte soppiantati da altri criteri come certe dimensioni del nodulo, la distribuzione delle eventuali calcificazioni o l’irregolarità delle caratteristiche ecogeniche. La citologia dipende molto dall’operatore e spesso da quadri di non facile interpretazione.
Quali problemi particolari propone la terapia delle malattie tiroidee in gravidanza?
Durante la gravidanza, i valori normali degli ormoni tiroidei e del TSH cambiano notevolmente e questo spesso induce in errore il medico che si basa solo sui valori riferiti normali dal laboratorio..
Inoltre, ci sono importanti differenze in rapporto al mese di gravidanza ed il controllo tiroideo va eseguito ogni mese correggendo immediatamente le eventuali alterazioni che si dovessero osservare.
Una corretta terapia delle malattie tiroidee durante la gravidanza richiede una conoscenza approfondita dell'azione degli estrogeni e degli altri ormoni ovarici e placentari sulla funzione tiroidea.
Anche dopo il parto, la funzione tiroidea presenta caratteristiche particolari e certe malattie tiroidee possono presentare un’evoluzione particolare.